A vederlo non lo diresti napoletano, Rosario Esposito La Rossa. Non ha, come me, la pelle mangiata dal sole. Non ha i baffi da sarracino, non ha lo sguardo obliquo e beffante di molti campani, me compreso. Lo diresti piuttosto veneto o lombardo: il bravo figlio, parco, bonaccione, di un operaio veneto o friulano, con gli occhi buoni, luminosi, l’ingenuità, il flemmatico accento del nord