Sanremo 2023, la carica dei 22 big

Da Giorgia ai Grignani: parte la sfida tra grandi voci, sorprese e vecchie glorie

    di Vanna Morra

Amadeus per il suo quarto Festival di Sanremo consecutivo mette già a segno il primo record, i big in gara saranno ben 28. La lista dei 22 artisti, annunciata in smoking in collegamento col tg1 dall’Ariston, è pazzesca con réunion da un po' nell'aria ma non date per scontate. A questi nomi si aggiungeranno altri 6 cantanti dei 12 finalisti di "Sanremo Giovani" che scopriremo stasera, in prima serata su Rai 1, nel corso dello show condotto ovviamente dal Patron.

Voglio iniziare dal ritorno più eclatante, quello di Paola e Chiara. Ama l’aveva promesso, o minacciato dipende dai gusti e dai punti di vista, che avrebbe riportato le sorelle Iezzi al Festival.  L’eclatante sta nel fatto che le sorelline milanesi, al contrario del pubblico che le ha tanto amate, si odiano e non poco. Evidentemente vuoi che l’operazione nostalgia abbia riacceso le speranze dei nostalgici fan quando le ragazze hanno cantato insieme al concerto di Max Pezzali, vuoi che Amadeus non potesse non cogliere questo entusiasmo e vuoi che le occasioni ghiotte non si rifiutino, eccole qui nel cast della Kermesse, più popolare… è troppo se dico del mondo? A dare uno sguardo alle loro foto più recenti in giro sul web, in cui tra l’altro sono irriconoscibili, dalle espressioni si direbbe che le sorelle, comunque, non abbiano superato l’intolleranza che hanno l’una per l’altra. Mi ha fatto sorridere e quasi tenerezza il fatto che a poche ore dall'annuncio, su IG, sia spuntato di fretta e furia un loro profilo nuovo con didascalie "Stiamo tornando".

Altro felice ritorno, per tutta la generazione appassionata dei mitici anni ’90, quello degli Articolo 31 che hanno rappresentato il rap italiano di allora. Il duo composto da J-Ax e Dj Jad ci ha fatto sognare quando le canzoni erano fatte di testi veri, di testi che svisceravano sentimenti e il massimo della trasgressione era inneggiare la “Maria”, non di parole volgari buttate a caso a favore di rime sconclusionate. Gli Articolo 31 ritornano ufficialmente dopo una luuunga pausa di riflessione cominciata nel 2006 e interrotta solo nel 2018 quando in occasione del loro venticinquesimo anniversario hanno festeggiato con una serie di concerti al Fabrique di Milano. Chi tra Ax e Jad è il figliol prodigo? Beh, di certo non si sa, considerato, però, che ad Ale manchi un duetto solo con me e, forse, con il mio vicino di casa, mi viene da pensare sia proprio lui. Ad ogni modo mi auguro che siano ritornati per restare.

Gianluca Grignani e qui vorrei soffermarmi oltre che sulle ineccepibili strategie di marketing di Amadeus anche sul suo cuore grande. Facciamo due passi indietro. Grignani ha accompagnato Irama nella serata dei duetti, lo scorso Sanremo. Lo stesso Irama era ritornato al festival per consentirgli, stavolta, di vivere il suo Sanremo appieno sul palco, visto che l’ex amico di Maria De Filippi l’anno precedente ha gareggiato "in dad" dalla sua camera d’albergo, causa covid, mentre in onda abbiamo visto per tutte le serate la registrazione delle prove generali. Carino quando il giovane ha dichiarato: "Se lo avessi saputo mi sarei vestito meglio!" e Ama di risposta ha raccomandato agli artisti di vestirsi bene alle prove in caso di imprevisti. Ma torniamo a Grignani, il cantante de “La mia storia tra le dita”, al fianco di Irama non era esattamente in forma, anzi, visibilmente provato ha portato avanti il suo brano ma soprattutto ha portato via la scena ad un Irama tanto rispettoso quanto ammirato che gliel’ha lasciata tutta. I social hanno dimostrato profondo affetto chiedendo un suo ritorno. Detto fatto, Ama accontenta tutti.

Giorgia, finalmente Giorgia. Il ritorno meno sorprendente della lista, dopo sei anni dall’ultimo album “Oro nero” e addirittura dopo 22 dall’ultimo Sanremo. I rumors la davano già sul palco dell’Ariston quando, più o meno un mese fa, il suo nuovo singolo “Normale” ha cominciato a fare il giro delle radio e del web. Ma perché è stato dato per scontato il suo rientro in pompa magna? Perché la cantante dalle doti vocali pressoché perfette ha scelto la collaborazione di Mahmood per farlo. È bello che sia ritornata, meno bello è che dall’ultimo vincitore di Sanremo abbia preso non solo la firma per le sue canzoni ma anche l’auto-tune. Ce n’era mica bisogno?! La stampa scrive di una Giorgia in fase di sperimentazione, io la percepisco semplicemente come fase di contaminazione. Quando ho beccato il pezzo in radio la prima volta ho dovuto shazammarlo per vedere chi fosse. Orrore! La voce tra le più tecniche e riconoscibili contaminata da quella più insopportabile, quella di Mahmood, il rapper con l’auto-tune incorporato nelle corde vocali.

Ora che ci penso, da Amadeus a Giorgia, così in fila, è inevitabile anche il tuffo nel passato nell’indimenticato Festivalbar di cui tutti acclamiamo il ritorno. Amadeus, se lo vuoi tu, te lo fanno fare sicuro, pensaci! Decisamente in credito con il Festival rientrano nella prossima edizione Colapesce e Dimartino che con la loro "Musica Leggerissima", hit indiscussa e poi anche discussa (mi sfugge il perché) hanno dovuto cedere il podio ai Maneskin e vabbè, al duo Michielin e Fedez pompato al televoto dai followers della Ferragni e alla canzone più brutta che abbia mai concepito Ermal Meta. 

A proposito di chi è in credito, Checco Silvestre sarà in gara nuovamente con i suoi Modà dopo la partecipazione intensa con Emma e la loro “Arriverà”, così intensa che abbiamo sognato che tra i due fosse scoppiato l’amore. Anche in questo caso la canzone vincitrice morale ha dovuto lasciare il primo posto a “Chiamami ancora amore” del maestro Roberto Vecchioni, per carità, bellissima ma al secondo posto ci stava più che bene. Nel 2013 la band capitanata da Checco ha guadagnato il terzo gradino del podio ma c’è qualcuno che lo ricorda? No, allora, a questo punto facciamo che si è messo in pari, dai.

In credito a "livello pro" c'è Ultimo, chissà se non si sarà un po’ incazzato per essere stato messo in fondo alla lista dei big. Scherzi a parte, non mi sta particolarmente simpatico il ragazzo ma bisogna dargli atto che non sia possibile arrivare secondo dopo Mahmood, allora all’esordio. Questo accadeva nel 2019 e Ultimo, dal secondo gradino del podio, disertò la premiazione e sparò a zero sull’incompetenza della stampa. Non dovesse vincere stavolta me lo immagino a smantellare pure il palco dell’Ariston, Zia Mara si mettesse in cerca di un piano B per la location della sua “Domenica In” post Sanremo.

Dopo dieci anni dalla vittoria con “L’essenziale”, in questo caso strameritata, rivediamo in gara anche Marco Mengoni. Amadeus ci ha abituati già anche a questo, al fatto che artisti che hanno calcato il palco dell'Ariston come super ospiti, da quando c’è lui al timone, si rimettano in gioco per la gara.  Personalmente Mengoni è già il mio vincitore.

Dal cascione, la cassapanca che conserva vecchie cose per chi legge "da fuori" Napoli, sono stati tirati fuori addirittura I Cugini di Campagna, ci fanno molto ridere, alla fine loro sono i cugini di tutti noi e ci stanno un sacco simpatici. In genere la band dal falsetto evergreen la scongelano nella settimana sanremese per permetterle di trotterellare in tutti i programmi dedicati al festival, quest’anno sarà strano vederla solo sul palco dell’Ariston.

Bentornata anche a Anna Oxa, dopo le partecipazioni caotiche, diciamo così, ai reality non so voi ma mai avrei pensato a un suo ritorno. Una delle donne più iconiche e istrioniche del festival della canzone italiana, finalmente ritorna a cantare.

Adoro che ci sia Tananai, sento come sempre il dovere di costituirmi e confessare che a momenti finiva nella top 5 del mio "Spotify Wrapped 2022". La sua “Sesso occasionale”, arrivata ultima alla scorsa edizione, è fissa nelle mie playlist. Stonato come nessuno o pochi è stato di gran lunga il più simpatico e ironico, della scorsa edizione, sul palco e sul web. Impossibile non volergli bene e se proprio devo dirla tutta, allora, anche la hit estiva che ho ascoltato di più è stata “La dolce vita”, del trio Tananai, Fedez e Mara Sattei. Da questa ho cominciato a tenere d'occhio proprio la Sattei, anche lei nel cast dei prossimi big. L'aspetto con grande curiosità e poi quanto è figa, sono curiosa dei suoi look.

Da figa alla più figa di tutte, altro giro altra corsa per Elodie che sul palco dell’Ariston si è esibita in tutti i ruoli egregiamente. Stavolta rientra in gara per cantare e non vediamo l’ora, lei ci piace “in tutti i luoghi, in tutti i laghi”. No, un attimo, non ci piace tanto nell’ultima uscita "Ok, respira". Il video è pari a un amplesso, che lascia poco spazio alle interpretazioni, nel quale fa praticamente sesso con sé stessa a dimostrare che "si rinnamora di lei da sola e con il suo corpo ci fa quel che vuole”.  Ok, su Elodie, anche un po' meno, ci piaci sensuale non volgare.

Due Sanremo fa ho scritto un post su FB: “Guardami come si guardano i Coma Cose”, le fiamme negli occhi del titolo della loro canzone gliele abbiamo viste anche sul palco. Non mi aspettavo rientrassero così presto in gara, così come non mi aspettavo un veloce ritorno di Levante che mi piace tantissimo. Aspetto entrambi, li seguo sui social, mi fanno gioia.

Anche la piccola grande Madame in gara dopo solo un anno di pausa ma con lei c’era da immaginarlo, è già una delle più amate e interessanti artiste italiane. Tutti la vogliono, lo dimostra la quantità indefinita dei duetti che si pregiano della sua collaborazione. Indifferenza piena per Leo Gassman, ammetto. Sarà che per me di Gassman ce n’è solo uno ed è il suo papà, e sì, lo so che molti direbbero suo nonno. Insomma, sicuro non lui.

Sono completamente a digiuno su Ariete, Lazza, Rosa Chemical e Mr Rain, quando la gara partirà avrò studiato e sarò preparata. Di LDA so solo che è il figlio di Gigi D’Alessio e questo, musicalmente parlando, non deporrebbe a suo favore ma il pregiudizio non mi appartiene e prima di dire la mia aspetterò Sanremo. Un cast fighissimo in cui il vincitore sarà ancora una volta Amadeus, altro che 5 anni, il festival glielo lascerei a vita.





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