Napoli, la normalita' della vittoria

Gli azzurri marciano a un ritmo stratosferico. Gioco ed entusiasmo: ora tutto e' possibile

    di Davide Martino

Normalità. Questa è una parola talmente comune a cui nessuno dà il giusto valore. La normalità che potremo accostare anche al Napoli che da cenerentola del mercato, in soli tre mesi è diventata una macchina perfetta anche al cospetto dell'Olimpo del calcio continentale. Normalità per cui i tifosi, senza pretendere, ma con la supponenza del primo della classe, immaginano goleade a ogni singolo match, figurarsi contro il derelitto Bologna, presentatosi al Maradona con un solo punticino sopra la zona salvezza.

Il tifoso napoletano però non sbaglia o, almeno, non commette lo stesso errore di sottovalutare la propria squadra per due volte consecutive nel giro di pochi mesi, per cui la partita contro i felsinei viene immaginata come una normale goleada nell'attesa di sfide più accattivanti. In realtà il pronostico non è errato nella sostanza, anche se la preventivata normale goleada langue, poiché lo spettacolo offerto dagli azzurri resta ancora una volta di estrema, e vale ripetersi, normale bellezza.

Il Napoli dei primi trenta minuti di gioco regala un calcio magico condito dai ripetuti movimenti offensivi e dalle magie di Kvara in stato di grazia. Ma c'è qualcosa di perverso che aleggia sul Maradona al punto da fare sprecare le innumerevoli occasioni da gol create fino all'improvviso, ancorché inaspettato, gol del Bologna.

Il Napoli però è squadra estremamente consapevole della sua forza e invece di disunirsi, mostra immediatamente la sua grandezza prima con l'immediato pareggio, quindi, alla ripresa delle ostilità, con la rete del vantaggio di Lozano. La forza degli uomini di Spalletti resta il gruppo e la sua disponibilità al cambiamento e al sacrificio, ragion per cui l'ingresso di Osimhen da primo del secondo tempo è salutato con enorme entusiasmo dai tifosi ammassati sugli spalti del Maradona.

Il nigeriano entra con la voglia di voler cambiare le sorti della partita incidendo in prima persona alla svolta dell'incontro. Le continue progressioni, il fraseggio con i tre quarti, a dimostrazione della crescita anche tecnica del nigeriano, diventano ingredienti importanti da proiettare in questo scorcio finale di anno agonistico, in cui il Napoli meraviglioso dell'ultimo mese, dovrà confermare anche il cinismo e la predominanza fisica acquisita. 

Non si può e non si deve sprecare questa normale spettacolarità cedendo terreno in queste ultime giornate al cospetto di Milan e Liverpool che sornioni non mollano affatto la presa nei confronti della squadra di Spalletti. Il primo posto in campionato, così come il vertice in Champions non saranno garanzia di vittoria finale, ma certamente daranno lustro e motivazione alle ambizioni della squadra.

Anche l'errore di Meret non rievoca nessun fantasma, poiché gli azzurra sono oramai rifondati nella testa, ancora prima che negli uomini e il risultato finale, seppur stretto alla truppa di Spalletti, certifica ancora una volta la grande consapevolezza raggiunta dal gruppo. Un'altra battaglia è vinta, con all'orizzonte la prossima avvincente sfida che vedrà il Napoli giocare contro l'ostica Roma all'Olimpico. La squadra di Mourinho imposterà una gara di rimessa e fisica, ma questo Napoli anche a Roma, seppur privo di due colonne come Rrhamani e Anguissa, dovrà dimostrare la convinzione dei più forti rendendo il risultato finale semplicemente normale.

PAGELLONE AZZURRO

Meret 4,5 fa più paura l'uscita a vuoto che l'errore sul gol di Barrow

Di Lorenzo 6 Capitan normalità

Kim 6,5 difensore per eccellenza

Juan Jesus 6 la somma di errori e gol

Mario Rui 6 giustamente sostituito nel finale

Ndombele 6 bene, a tratti molto bene, ma cala troppo alla distanza.

Lobotka 7 standing ovation

Zielinski 6,5 sta avendo continuità.

Politano 6 il gol sbagliato grida vendetta.

Raspadori 6 apre il gioco in maniera eccellente. Anche lui sbaglia sotto porta.

Kvara 8 Aggettivi finiti. Iniziamo con i paragoni. Ryan Giggs.

Lozano 7 in evidente crescita

Osimhen 7 vuole spaccare e ci riesce.

Elmas 6 ancora troppo poco.

Oliveira 6,5 pochi minuti, ma di estrema qualità.

Demme SV bentornato.

Spalletti 7 pompiere e incendiario. Bisogna applaudirlo.





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