Emanuele Giampaolo, l'arte su tutto

Il 4 ottobre, a Interno A14, vernissage della personale dell'artista napoletano

    di Vanna Morra

L'arte incontra il design, a Monte di Dio. Accade grazie allo sguardo del giovane artista partenopeo Emanuele Giampaolo. Giovedì 4 ottobre 2018, alle ore 18:30, presso la galleria Interno A14 (via Monte di Dio 14, Napoli), sarà inaugurata la sua mostra personale dal titolo "L’Arte su tutto". L’evento verrà introdotto da Alfonso Amendola, professore di Sociologia degli audiovisivi sperimentali presso l’Università di Salerno e da Tania Merenda, artista e docente di discipline pittoriche.

Nel corso del vernissage sarà presentato il volume omonimo della mostra, edito da RP Libri, che raccoglie l’intera produzione di Giampaolo, caratterizzata da una grande varietà di tecniche e stili.

La personale conta ventuno opere, pittoriche e scultoree, e sarà visitabile fino all’11 ottobre presso la galleria Interno A14, location di numerosi eventi artistici cittadini e punto d’incontro tra il passato e il futuro della cultura napoletana.

Emanuele Giampaolo, in arte EG, nasce a Napoli nell’ottobre del 1986. È un imprenditore che nel suo lavoro fonde arte e design. Presso il liceo artistico SS Apostoli della sua città si specializza in ritrattistica e fumettistica conseguendo i primi premi di carattere nazionale. Il primo importante riconoscimento arriva nel 2014 quando esibisce i propri lavori al Centro d’Arte San Vidal di Venezia. Proseguirà poi esponendo nelle principali manifestazioni artistiche italiane. Dopo avere intrapreso gli studi di Lettere alla Federico II decide di coniugare l’amore per l’arte e per la filosofia nel progetto della Art Gallery & Salotto Letterario, ritrovo della creatività napoletana, una galleria nel cuore del vomero in cui gli elementi di design si fondono con il surrealismo.

A proposito del cursus artistico di Giampaolo, il critico e storico dell’arte Rosario Pinto scrive: «Questa cifra surreale non costituisce motivo di allontanamento dalla realtà oggettuale, quanto, piuttosto, un modo diverso per penetrare all’interno di ciò che vorremmo definire il motivo saliente del reale stesso».

 





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