LIBRI Rosso perfetto-Nero perfetto

Cinema e noir nel secondo volume della collana Memento di Iuppiter Edizioni

    di Ignazio Soriano

La collana "Memento - scritti dal cinema, per il cinema, sul cinema" si arricchisce del suo secondo volume: Rosso Perfetto/Nero Perfetto (Iuppiter Edizioni, 2014) che raccoglie, in versione double face, i migliori soggetti cinematografici ed i migliori racconti noir dei corsi di sceneggiatura e scrittura creativa tenuti rispettivamente da Maurizio Fiume ed Angelo Petrella presso la sede dello Iuppiter Group Napoli nel 2014.

Il regista, produttore e sceneggiatore napoletano Fiume è giunto entusiasta alla decima edizione del suo laboratorio di sceneggiatura “Come si scrive un film”, primo nel napoletano, tenuto periodicamente dal 1987 in più sedi sul territorio nazionale. Dopo aver scritto e diretto vari lungometraggi, tra cui E io ti seguo (2003) ed Isotta (1996), il suo ultimo lavoro cinematografico è il documentario Una Bella Giornata - Luoghi e miti di Ferito a morte (2014), dedicato al romanzo di Raffaele La Capria.

Gli autori dei sei soggetti di quest’ultima edizione sono Paolo Cipolletta con Tre mesi, Ciro Di Costanzo con Arrivederci Italia!, Ornella Esposito con Fino in fondo, Mariarosaria Figliolia con Rosso perfetto, Livia Iannotta con Falene e Camorristi e Valentina Viscione con In sessanta secondi. Con il loro sguardo e il metodo e l’esperienza di Fiume, i soggetti ci mostrano le potenzialità di un linguaggio, quello creativo e cinematografico, in continua evoluzione, tecnologica e di idee.

L’altra faccia del libro, quella scura, noir, è invece a cura dello scrittore e giornalista Petrella, che con orgoglio tiene vivo uno dei generi letterari più amati e saccheggiati dalle televisioni e dal cinema mondiale curando il laboratorio “Scrivere il noir”. Gli autori dei racconti neri sono Mariarosaria Figliolia con Vietato attraversare la linea gialla, Luciano Sabetti con Lo Charmant e Gianluca Spera con Nel ventre del potere. Questi si sviluppano attraverso le mille sfumature della realtà alla quale poter attingere, insistendo sui temi, personaggi ed ambientazioni che ne costituiscono la grammatica di riferimento. Così, pescando tra le connotazioni filosofico-esistenziali della condizione dell’animo umano e dell’individuo solo contro il mondo, in balìa del caos e della propria condizione precaria, tutte caratteristiche di genere, i novelli Ellroy intrecciano storie che, come il Petrella avverte in premessa citando Barry Gilford, semplicemente iniziano male e finiscono peggio.





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