Storie naturali e strafottenti

Cinque spettacoli ispirati alle opere di Patroni Griffi nello spazio spetimentale del Mercadante

    di Teresa Mori

Il 3 novembre scorso, D’estate con la barca al Ridotto del Mercadante, ha inaugurato la rassegna Storie naturali e strafottenti, cinque spettacoli tratti dalle opere letterarie di Giuseppe Patroni Griffi, fortemente voluti dal Teatro Stabile di Napoli, in occasione del decennale della scomparsa dello scrittore.

Nella sala del Ridotto, spazio che il Teatro Stabile ha destinato alla sperimentazione di nuove forme sceniche, sarà realizzato, dopo il ciclo dedicato ad Annamaria Ortese e quello a Raffaele La Capria, il progetto dedicato all’opera di Patroni Griffi che si muoverà entro tematiche più spinose, meno elegiache.

Per continuare a valorizzare la funzione “sperimentale” di questo spazio riservato alla varietà delle proposte e alla ricerca “in vitro” di nuove forme sceniche, lo Stabile propone questo terzo progetto in continuità con i due precedenti, incentrato sulle opere di un altro scrittore che tanta parte della sua produzione ha dedicato a Napoli e alle sue mille maschere.

Ancora quindi adattamenti scenici di romanzi e racconti di autori che hanno dedicato la loro opera a Napoli, sviscerandone i difetti, collaudandone i pregi.

Sotto il titolo Storie naturali e strafottenti, di rimando alla commedia “scandalo” del 1974 di Patroni Griffi, Persone naturali e strafottenti, andranno in scena come sempre al Ridotto (tranne uno nella sala del Mercadante) cinque spettacoli tratti dalle opere dello scrittore, drammaturgo, regista e sceneggiatore napoletano morto a Roma nel 2005 a 84 anni.

Ad aprire la rassegna, lunedì 3 novembre è stata quindi la pièce D’estate con la barca con la regia di Luca De Fusco interpretato da Gaia Aprea. Il racconto apparve per la prima volta sulla rivista Nuovi Argomenti, pubblicato nel 1955 dall’editore Vallecchi insieme a Ragazzo di Trastevere e Un ospite di passaggio. E’ il racconto della gita in barca lungo la costa di Posillipo di due coppie di ragazzi: una gita per fare l’amore, lontano dal mondo, i suoi divieti, le sue ipocrisie. Una bellissima giornata di sole e di ardori giovanili, su cui piomba, inaspettata e beffarda, la morte. 





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