L'archidesigner - A tutto parquet

Tecniche di finitura e di posa per una pavimentazione funzionale e perfetta

    di Francesca Morano

Continuiamo l'argomento sul parquet, nelle settimane passate, vi ho parlato delle tipologie di legno, dei pro e i contro sul parquet, delle sue caratteristiche, della sua versatilità, oggi, invece, voglio soffermarmi sulle finiture e sulla posa. Il legno massello, a differenza di altri materiali, per esaltare la sua bellezza e per proteggerlo, ha bisogno di essere trattato, deve essere sottoposto a trattamenti specifici, che possono modificarne l'aspetto e il colore. La cera è la finitura più comune, una volta posato il parquet, viene passato uno strato di cera che rende il colore del legno più brillante, prima stesura viene fatta in modo professionale con cere pastose e lucidatrice professionale, in seguito potranno essere usate cere più liquide.

La verniciatura, molto diffusa anche questa, ha lo scopo di creare uno strato protettivo sul parquet, evitando graffi e abrasioni. Le vernici naturali, ovviamente, sono ecologiche a base d'acqua e inodori, mentre quelle chimiche hanno una maggiore protezione e sono pronte all'uso. Inoltre, le vernici possono essere lucide, opache, satinate, trasparenti o colorate. La finitura più costosa è quella ad olio, mantiene il parquet più vivo e lo fa durare di più. I principi dell'olio nutrono il legno e creano una pellicola idrorepellente, ma l'aspetto negativo è che ha una minore protezione contro i graffi e le abrasioni. 

Quando si sceglie un pavimento in parquet bisogna anche pensare alla geometria e alla tecnica di posa. Per geometria intendo la disposizione delle assi di legno, possono essere infatti molteplici i disegni. La posa è il vero e proprio fissaggio delle assi sul massetto. Abbiamo la posa incollata, inchiodata o flottante. La classica posa è quella incollata, vengono usate delle colle specifiche, serve un parquettista esperto, che si accerti della qualità del massetto, su cui stenderà la colla in modo uniforme, per poi posare le assi secondo il disegno scelto, senza creare fessure. E' un lavoro lungo, di precisione, costoso, che da stabilità alla pavimentazione e di grande effetto. La posa incollata è perfetta per gli ambienti umidi come il bagno e la cucina, poichè non ci sono fessurazioni e quindi l'acqua non filtra sotto le assi. La posa inchiodata è elaborata e può essere utilizzata solo con listelli di spessore minimo di 18 mm.

Quando si effettua questa posa bisogna lasciare una decina di millimetri di spazio lungo i bordi della stanza per assestare il legno. Ha un costo molto elevato. La posa flottante si sta diffondendo sempre di più,  ha il vantaggio di poter realizzare la posa in piena autonomia. Si utilizzano dei listelli con bordi lavorati, che vanno ad incastrarsi, questo facilita i tempi di posa e permette di poter installare il parquet su un pavimento già esistente, dopo aver utilizzato un materassino isolante per livellare la superficie d'appoggio. Da qui possiamo scoprire i suoi vantaggi: economico, ecosostenibile, con proprietà isolanti grazie al materassino.

La prossima settimana concludo l'argomento con gli schemi di posa e su come utilizzare i parquet nei vari stili.

(arch.francescamorano@gmail.com)





Back to Top