Arriva l'auto che si guida da sola
A breve sul mercato la prima Self-Driving Car di Google
di Adriano De Simone
Un progetto da tempo analizzato e studiato al dettaglio ma annunciato solo nel 2010, ora diventa una realtà quasi in commercio. L'incontrastabile Google, multinazionale che cura ogni tipo di servizi informatici, è stata la prima a lanciarsi in una impresa che sembrava raccontare una remota scena di un film fantascientifico: un'automobile che si guida da sola.
È una rivoluzione che miscela i settori automobilistico, informatico e robotico per dar vita ad un progetto in grado di restituire la possibilità di guida ai tanti che per ragioni fisiche o sensoriali non hanno più potuto, o peggio, non hanno mai guidato. Torna inoltre utile anche per chi cerca di guadagnare tempo prezioso prima di un meeting, del lavoro o semplicemente per chi in auto vuole rilassarsi concedendosi ad una lettura senza doversi allontanare dal posto di guida.
E se il pensiero cade al pilota automatico, di cui sono già da tempo provvisti aerei e jet, ci sbagliamo di grosso! Il sistema di cui è munita la Google-car è molto più sicuro, in quanto gode di sensori all'avanguardia e telecamere che, unitamente ai sistemi radar, concedono alla vettura una piena cognizione dello spazio circostante. In questo modo la macchina conosce la sua posizione rispetto agli oggetti che le si muovono intorno, calcola la velocità di quest'ultimi e grazie ai computer di bordo è perfettamente in grado di prendere decisioni istantanee onde evitare impatti o pericolosità di ogni genere.
Altra incredibile novità di cui sarà provvista quest'auto del futuro è la connessione al web, che le permetterà di avere informazioni di geo-localizzazione inerenti a mete da raggiungere e mappature dei percorsi, comunicare istantaneamente con il mondo esterno e, in caso di necessità, fornire rapidamente la posizione.
Raccontata così parrebbe essere la garanzia di una strada sicura per motorizzati e pedoni ma sono in molti i diffidenti che intravedono nella Google-car pericolosità e ingenti spese; Ed in effetti, almeno sui costi d'acquisto della vettura non si può dar torto a nessuno visto che le spese per l'implementazione dei prototipi attorniano i 110.000 dollari. In soldoni troppo bella ma, benché esenti da un effettivo commercio o di un modello pronto alla vendita, pare lecito pensare che sia anche troppo cara.
In ogni caso, anche se è ancora molto lontana dall'ottenere risultati quanto meno prossimi alle conquiste di Google, anche la Ford ha avviato un progetto di sviluppo similare e forse una concorrenza potrebbe essere l'inizio di un calo dei prezzi nel mercato di queste vetture che mai come ora sono ad un passo da noi.