'Festa a teatro con le mie signore'

L'attore Vincenzo De Lucia porta al Sannazaro le donne famose della tv

    di Vanna Morra

Esattamente due anni fa, prima che il tempo si fermasse per la pandemia, Vincenzo De Lucia stava per debuttare con il suo spettacolo al Teatro Sannazaro di Napoli. In questi interminabili mesi, l’attore e performer partenopeo, noto al pubblico per le sue eccezionali imitazioni delle “signore” della tv italiana, a dispetto di una vita sospesa, ha avuto un autentico exploit. Protagonista e ospite dei programmi più importanti di Rai e Mediaset, a distanza di due anni, in questo momento di ripartenza, è pronto anche a riprendersi la scena sul palco del Sannazaro con “La signora della tv”.

Vincenzo, nei due anni di pandemia in cui tanti artisti si sono fermati tu hai avuto invece un exploit pazzesco, è arrivata la tv e tanta pure, possiamo dire che finalmente sia arrivata anche la popolarità?

La popolarità è semplicemente avvertire più calore sulla pelle. Dal punto di vista di rivoluzione di vita, difficilmente una popolarità può stravolgere uno come me che ha i piedi non per terra, di più.

Quando ti vedo in tv, in programmi nazionali e devo ribadire popolari, gioisco perché penso “E’ giusto che Vincenzo stia lì, merita di stare lì”

Questa è la cosa più bella che potessi dirmi. E’ vero, è una costante un po’ di tutti noi, mi ci metto anch’io, che siamo spettatori e fruitori della tv, che ci troviamo spesso davanti a fenomeni che sono fenomeni da baraccone e ci facciamo la famosa domanda “Ma questo che ci fa qua?”. Per fortuna quelli che poi durano nel tempo sono quelli che hanno un lato artistico che entra nel cuore della gente. Mi viene spesso in mente Raffaella Carrà, in una sua intervista disse che per fare questo mestiere bisognava avere coraggio, creatività, curiosità e copiare dai più bravi. Quindi se devo copiare qualcuno, lei è sicuramente una delle mie muse ispiratrici.

E in questo momento di tua grande creatività ritorni anche al teatro, là dove ci siamo lasciati due anni fa quando tutto è stato sospeso. Dal 4 al 6 marzo, al Teatro Sannazaro di Napoli, ci porterai una ventata di leggerezza con lo show varietà “La signora della Tv”.

Assolutamente sì. Questo spettacolo è proprio un inno alla leggerezza e alla spensieratezza perché ne hanno tutti bisogno ma ne ho bisogno per prima io. Voglio pensare all’estate che sta arrivando, alla gioia che ci può dare un abbraccio che invece abbiamo perso in questi ultimi anni, questo spettacolo è quasi un’esigenza, lo definisco una festa colorata.

Chi hai invitato alla festa?

Ho invitato tutte le dive della televisione che probabilmente in un mondo reale non condividerebbero mai lo stesso palco, sono io a metterle insieme. Immagino che se le lasciassimo sole, tipo in una casa del Grande Fratello, durerebbero un giorno poi si ammazzerebbero. E non mancheranno delle sorprese da “Stasera Tutto è Possibile” che in questi due anni è diventata una famiglia.

Ah bello, e questo è un piccolo spoiler. A STEP, il programma del martedì sera di Rai 2 condotto da Stefano De Martino, hai sempre più spazio per le incursioni delle tue Signore.

STEP mette tutti d’accordo, il sentimento che c’è verso questa trasmissione è di affetto straripante. Leggevo un articolo, dopo la messa in onda della prima puntata, in cui si evidenziava il fatto che spesso nei programmi in cui si obbliga gli ospiti a divertirsi si ottiene esattamente l’effetto contrario, invece qui è evidente che ci si diverte veramente. Anche i personaggi che inizialmente hanno quasi il timore di lasciarsi andare dopo un po’ si fanno trascinare e vogliono fare qualsiasi gioco. Per me è proprio una consolazione farne parte.

In questa edizione tante novità tra gli ospiti

Sì, quest’anno è un po’ l’edizione degli “insoliti”. Si è andato a caccia di artisti che non sono stati quasi mai o proprio mai ospiti del programma, tra cui Angelo Pintus, Andrea Pucci, Elettra Lamborghini e la mitica Cristina D’avena.

Oltre le sorprese da STEP puoi anticiparci qualche nome nuovo tra le imitazioni de “La signora della tv”?

I volti nuovi li ho portati a STEP, tra cui Milly Carlucci. Per dinamiche televisive, non essendo ancora andati in onda, in questa prima fase di teatro ho deciso di non portarli. Anche perché comunque ce ne sono già fin troppe di Signore da dover “combattere” e lo spettacolo è già abbastanza lungo, dura un’ora e mezza, se le avessi inserite tutte avrei fatto Ben-Hur.

Hai scritto lo spettacolo con Vincenzo Comunale, com’è nata questa collaborazione?

Devi sapere che fondamentalmente questo percorso con Vincenzo nasce già da tempo, abbiamo collaborato in diverse occasioni e non ci siamo mai mollati. Ne “La signora della tv” volevo una comicità anche di situazione non per forza di battute e in questo Comunale è eccezionale e così abbiamo unito le forze per la festa.

Tu non imiti ma diventi chi imiti con estrema naturalezza. Com’è per te l’elaborazione di un personaggio, è davvero così naturale come arriva a noi?

Innanzitutto voglio rispondere alla domanda che mi fanno continuamente che è “Ma come fai?” e la mia risposta è “Non lo so!”. Credo sia stato un dono del Signore in cui credo, ovviamente. Nei personaggi che scelgo c’è sicuramente il desiderio di un approccio teatrale, nel senso che per renderlo credibile devi essere quanto più fedele all’originale, tant’è vero che spesso e volentieri hanno un tono meno parodistico.

Quando ti ho visto a teatro per la prima volta ero sconcertata, certo lo sapevo che non fossi Maria De Filippi ma era una “roba” davvero molto molto vicina.

Ho la fortuna che crescendo, sia io che lei, le nostre voci siano cresciute insieme anche se Maria fuma molto più di me.

Non ricordo, l’hai conosciuta?

Mai!

Però lei sa di te, sei stato anche ospitato da Costanzo, come mai è così irraggiungibile?

Sa di me e credo si diverta molto, anche il fatto di avermi invitato da suo marito è un segno di stima. Lei è “The Queen”, forse è anche giusto che non sia così raggiungibile. Non ti nego che mi piacerebbe molto conoscerla anche non davanti alle telecamere, di lei ho grande ammirazione e il mio è proprio un omaggio. Vorrei sapere di cosa si diverte, cosa le piace guardare, cosa le piace leggere, cosa le piace mangiare oltre le caramelle, ho mille curiosità su di lei.

Invece con Zia Mara hai un bellissimo rapporto...

Con Mara Venier c’è stato un incontro magico. Feci un po’ lo stalker quando intercettai da alcuni suoi post sui social che era qui a Napoli per una conferenza stampa. Mi infiltrai perché non avevo nessun accredito, vincendo anche una timidezza che per me è stata atavica e invalidante. A fine intervista, alla consueta richiesta di chi volesse fare domande, non so chi dall’alto mi alzò la mano e invece di fare la domanda ringraziai Mara per avermi dato lavoro. Lei incuriosita mi chiese perché, le feci la sua imitazione, in quella circostanza ci abbracciammo e da lì non ci siamo mai più lasciati. E’ una professionista straordinaria ma soprattutto è una donna molto generosa.

Immagino che sia così genuina nella vita proprio come la vediamo in tv.

Precisamente. Non ha filtri, come la vedi in tv così è nella vita. E’ lei il vero successo di “Domenica In”, a casa sua Mara si comporterebbe con gli ospiti così come fa nella trasmissione.

Da Mara a Mara, la Maionchi?

Anche lei trovo che sia una donna fantastica e gagliardissima, a Mara Maionchi vogliamo tutti bene anche perché lei ha intercettato quella nostra peculiarità comune in cui nei “giorni no” siamo portati a “sfanculare” il primo che ci capita. L’ammirazione che ho, tra l’altro, è anche di carattere genetico, nel senso che alcune donne come la Maionchi sono signore, posso dire, di una certa età ma che non dimostrano nella maniera più assoluta, senza alcun segno di cedimento, anzi una vitalità che raramente ho visto nella vita.

Omaggi anche Sandra Milo per questo.

La scorsa estate ho passato una giornata con Sandra Milo al Festival del cinema di Torino. Ha fatto tre cambi d’abito, come una diva che si rispetti, la sera conferenza stampa dopodiché si è concessa ai fotografi per circa un’ora, alla fine siamo stati al ristorante fino all’una di notte, Sandra Milo aveva ancora i tacchi e a 88 anni non porta gli occhiali. Ecco perché i miei sono più omaggi che imitazioni e il desiderio di mettermi nei loro panni scatta proprio per la mia ammirazione incredibile.





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