Nonna Erminia

    di Espedito Pistone

Chi rimane a vivere nella casa che fu del padre e, prima ancora del nonno, diventa inevitabilmente la cassetta della posta dei ricordi di tutti. Ti fermano di continuo per chiedere dei tuoi sei zii e del primo dei sette, mio padre. Raccontano poi dei nonni, delle prozie che vivevano insieme e di loro stessi. E imbucano le avventure, ficcandole con forza nella tua curiosità di sapere. Le storie, alcune, diventano leggende. Come quella di nonna Erminia e del suo latte magico.

C'era la guerra e cadevano le bombe. Napoli, crocevia di dolore, speranza e fame si arrangiava con quel po' che aveva. Così, mi dicono, che nonna Erminia non ha mai negato il suo abbondante e magico latte ai neonati del palazzo e che a ogni zio, corrisponde almeno un fratello o una sorella di latte e anche di più.

Mi pare di vederla nonna Erminia. China e instancabile, a regalare il latte magico a labbra mai sazie e a sorridere a occhi che non somigliavano ai suoi.

Oggi Nonna Erminia la chiamerebbero tagesmutter, mamma di giorno o mamma accogliente. E il suo latte? Magico! Magico e straordinario. Come è stata lei, divina figlia del bisogno e monumento all'altruismo. Una donna di altri tempi che questi, appunto, non sta vivendo.

(ti voglio bene, nonnina mia).





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