I paesaggi liquidi di Milakovic

La personale da venerdì 18 maggio alla AM Studio Art Gallery

    di Vanna Morra

Ogni vita è attraversata da un numero. Una combinazione che ritorna, una cifra in cui si inciampia quando si ha la testa altrove, un 3 o un 15 col potere di spargere fortuna su un giorno cruciale. Per Kristina Milakovic, artista classe '76, orginaria di Belgrado (ma trasferitasi in Italia nel ’96 per studiare all’Accademie di Belle Arti di Firenze e successivamente a Roma), è il 23. E tante quante questo numero portafortuna sono le opere esposte nella personale Il numero 23, in mostra presso AM Studio Art Gallery, nuovo spazio espositivo nel cuore del Vomero con la direzione artistica di Antonio Minervini (via Massimo Stanzione 10), a partire da venerdì 18 maggio, con vernissage alle ore 18:30.

Il percorso espositivo, curato da Francesca Panico e aperto al pubblico fino al 5 giugno, si snoda appunto attraverso 23 opere in acrilico, bitume e inchiostro su tela che delineano le forme evanescenti di paesaggi scolpiti nell’immaginario creativo dell’artista. Atmosfere plumbee, luci metalliche, un pulviscolo che mangia i contorni e delle forme ne restituisce solo l’anima. Sono paesaggi liquidi, in cui non ci sono vedute né scorci di realtà ma una personale rivisitazione in cui il principale attore è il cromatismo, esperito con velature sovrapposte e colature, di una materia pittorica quasi liquefatta.

Tra gli elementi compositivi spicca una linea grafica volta a definire una separazione quasi netta tra il sopra e il sotto, creando l’illusione di un riflesso che è piuttosto un rovescio, la restituzione di una nuova possibile prospettiva immaginaria.

La pittura di Kristina Milakovic passa dal bianco e nero assoluto dei primi lavori a composizioni dove si insinuano i rossi e i gialli fino a giungere, nelle ultime opere, all’esplorazione degli azzurri e dei bruni bituminosi. Anche la forma si fa spazio lentamente e dall’astrattismo formale emergono dapprima architetture fluttuanti che lasciano poi il passo a un’intima trasposizione della natura. Tra le mostre recenti si segnalano: Empatia, mostra collettiva, Galleria Triphé, Roma (2018); La città evanescente, Galleria Artistica di Forlì (2018); The Secret Garden, collettiva alla RvB Arts di Roma (2017); Somewhere, bi-personale da Collezionando Gallery, Roma (2017). Negli ultimi anni Kristina fa registrare una presenza costante dei suoi lavori alle Fiere d’Arte di Genova, Lucca, Forlì e Tüyap a Istanbul.





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