Il Napoli ferma Messi e sogna i quarti
Al San Paolo un pareggio che sta stretto alla squadra di Gattuso. Callejon sciupone
26/02/2020
di Davide Martino
Ebbene sì. Gli azzurri devono recriminare per un risultato che li penalizza eccessivamente per quanto mostrato nella gara di ieri. Gattuso prepara benissimo la partita levando profondità e densità sulla propria trequarti a Messi e soci, ma deve pagare l'unica disattenzione di tutta la partita. Il coach calabrese si affida, come fatto di recente, al collaudato 433 che alle volte diventa un abbottonato 451 e decide di arretrare il baricentro della squadra per evitare le pericolosissime imbucare del Barcellona, che oltre a uno sterile possesso palla, non produce neanche un tiro a porta.
Il Napoli dopo la prima fase di studio inizia a crederci e grazie una meravigliosa ripartenza generata dall'ottimo Di Lorenzo, sempre più solido anche a queste latitudini, riesce a raggiungere il meritato vantaggio. Ciro Dries Mertens supera Hamsik e diventa il migliore marcatore all time della SSC Calcio Napoli. Applausi a scena aperta. Fuorigrotta è un catino, la squadra rispetta lo spartito imposto dal mister e continua a mettere pressione ai blaugrana che sembrano accusare il colpo. Per loro fortuna la prima frazione termina senza ulteriori danni. Merito a Gattuso capace di rimediare agli errori dello scorso anno che lo vide impantanarsi a San Siro nel match di Europa League contro il Betis di Quique Setien, oggi sulla panchina catalana.
Il Napoli è attento sulle fasce e strettissimo al centro con le due linee di difesa e centrocampo racchiuse in meno di trenta metri. L'unica pecca è dettata dall'imprecisione in alcune ripartenze frutto anche della pressione offensiva di Messi e compagni.
Le grandi squadre (è risaputo) hanno questa etichetta perché ti puniscono anche nei momenti più difficili. L'unica disattenzione azzurra causa il pareggio di Griezmann su imbucata di Leo Messi. Gli spalti si gelano, ma il Napoli non si disunisce e sfiora almeno tre volte il nuovo vantaggio negato più dall'imprecisione di Callejon e Insigne che da interventi di Ter Stegen.
La seconda frazione, al di là del gol subito, dimostra come gli azzurri possono osare anche a Barcellona, laddove è tangibile la fragilità difensiva della squadra catalana. Ovviamente il risultato è penalizzante e uscire vittoriosi da Nou Camp è quasi una chimera, ma la prestazione di ieri unitamente alle assenze forzate del Barca lasciano ancora qualche possibilità al Napoli. A tal proposito sarà imprescindibile la sfrontatezza con cui gli azzurri affronteranno il ritorno, poiché è impossibile chiudersi per 90 e oltre minuti su un campo così largo come quello spagnolo. Bisogna provare a colpire impostando il gioco alzando di almeno venti metri il baricentro sperando nella vena realizzativa dell'uomo dei record.
PAGELLONE AZZURRO
Ospina 6 preciso
Di Lorenzo 7 ricorda Zambrotta
Manolas 6,5 sempre più feeling con il compagno di reparto
Maksimovic 7 vedi sopra.
Mario Rui 6,5 combattente nato
Fabian 6 stretto nella morsa spagnola
Demme 6,5 frangiflutti incredibile
Zielinski 7 che accelerazioni
Callejon 5 non puoi sbagliare quel gol
Mertens 9 cos'altro per chi batte ogni record nell'ottavo di Champions contro il Barcellona?
Insigne 6 tanta tanta corsa. Mezzo voto in meno per l'imprecisione
Milik 6 combatte. Sta tornando in forma
Politano 5 confusionario
Allan 5,5 va fuori giri
Gattuso 6,5 peccato per il risultato.