La vera essenza di Andy Warhol

In mostra a Pietrasanta 200 opere dell'artista statunitense. Fino al 23 febbraio 2020

    di Flora Fiume

Marylin Monroe raffigurata in un dipinto serigrafato ripetuto in serie: alzi la mano chi non conosce questa immagine! Si tratta di un’installazione famosa che ha avuto la grande potenza di trasformare il volto dell’attrice in una vera e propria icona dell’intera società americana. Nove serigrafie a colori che trasformano la semplice immagine di una star scomparsa prematuramente in un oggetto di culto. Marilyn diventa emblema di una società consumista e di massa, né più e né meno che una scatola di Campbell’s Soup. Ecco perché il suo autore, Andy Warhol viene riconosciuto universalmente come un genio, uno degli artisti più influenti del XX secolo. E ora, c’è un’occasione davvero speciale per poter ammirare dal vivo questa insieme ad altre circa 200 opere del maestro indiscusso della Pop Art presso la Basilica della Pietrasanta in Via dei Tribunali, nel cuore di Napoli, in una mostra inaugurata lo scorso 26 settembre, che resterà aperta fino al 23 febbraio 2020. E, non c’è che dire, mai scelta di location fu più indovinata! Tutti i più famosi capolavori e le opere iconiche esposte si sposano sicuramente alla perfezione con l’architettura barocca della Chiesa, che ha già ospitato, la scorsa primavera un’altra mostra di grandissimo successo, quella di Chagall.

“La vera essenza di Warhol”, questo è il nome della mostra  promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, sotto l’egida dell’Arcidiocesi di Napoli, e prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia con Eugenio Falcioni e in collaborazione con l’associazione Pietrasanta Polo culturale onlus e Art Motors.

Una grande occasione per scoprire qualcosa di più di questo artista, che forse non tutti sanno, e cioè che Warhol ha sempre avuto una grande passione per la nostra città. Spesso ospite del famoso gallerista partenopeo Lucio Amelio, che ha avuto il merito di essere stato il primo ad invitarlo, nel 1975, Warhol ha regalato a Napoli nel 1985 un ritratto bellissimo e coloratissimo, Vesuvius. Opera che, insieme anche a Ritratto di Beyus, realizzato proprio in occasione di una mostra tenuta presso la Galleria Amelio nel 1980, ora si trova esposta alla Pietrasanta in una sezione dedicata al rapporto dell’artista con l’Italia, e in particolare con Napoli. Ma quella italiana è solo una delle sette sezioni in cui è suddivisa l’esposizione che ripercorre il genio di Warhol, l’artista che ha letteralmente rivoluzionato l’idea di opera d’arte dal secondo dopoguerra in poi. Icone, Ritratti, Disegni,  Warhol e l’Italia, Warhol e il brand, Musica e, infine, Polaroid e Acetati, in cui si potrà giocare a riconoscere i ritratti dei grandi dello sport, come Muhammed Alì, della moda, come Armani, Versace e Valentino e del cinema, come la Monroe o Stallone.





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