Latinoamericana, il viaggio del giovane Che

Dal libro è stato tratto il film «I diari della motocicletta»

    di Roberta Errico

Al termine del 1951 il giovane studente di medicina Ernesto Guevara parte alla volta di un lungo viaggio con l'amico di una vita Alberto Granado, studente di biochimica e medico volontario quasi trentenne. I due hanno progettato in pochi mesi quella che si tramuterà nell'esperienza che segnerà il passaggio dalla gioventù all'età adulta e che influenzerà profondamente le loro scelte future. Il testo, scritto in forma di diario, è il resoconto elaborato da Ernesto Guevara del viaggio iniziato a Còrdoba, in Argentina, il 29 dicembre 1951 e terminato a Buenos Aires il 26 luglio 1952 dopo aver attraversato Argentina, Cile, Perù, Colombia e Venezuela. Il libro, pubblicato con il titolo Latinoamericana, venne presentato per la prima volta a Cuba nel 1992, mentre in Italia arrivò nel 1993.

Il viaggio si rivela da subito molto complicato, anche per il modo in cui i due amici hanno deciso di intraprenderlo: a bordo di una Norton 500 M18 del 1939, una motocicletta da loro ribattezzata Poderosa II. Il motociclo regge in malo modo il difficile percorso che i due esploratori le impongono e infatti, a metà del viaggio, cede sotto il peso della fatica e delle inadeguate riparazioni che le hanno riservato, lasciandoli a piedi, costretti a proseguire il cammino con passaggi e mezzi di fortuna. Il libro è il racconto di tutte le esperienze umane e culturali che i due viaggiatori vivono lungo il percorso. Ernesto Guevara racconta dell'emozione nel vedere l'oceano, delle bellezze storiche e architettoniche del Perù, - in particolar modo il sito di Machu Picchu - della generosità delle persone che li ospitano o gli regalano un pasto.

Il diario è arricchito da episodi divertenti e persino un po' goffi, tipici della loro giovane età. Il testo è, però, anche la narrazione della costruzione graduale di una consapevolezza politica: in Guevara, dopo aver appreso la miseria in cui versano tante persone del continente sud americano, si sviluppa il desiderio di riparare alle ingiustizie del mondo. La tappa più importante e formativa del viaggio è il lebbrosario di San Pablo, dove i due giovani professionisti prestano aiuto ai medici e ai pazienti della struttura. La prefazione e la postfazione del testo sono affidate al padre del futuro Che, Ernesto Guevara Lynch, il quale esprime con tenerezza e pudore le preoccupazioni di un genitore  che vede il figlio diventare un adulto consapevole. Dal libro Latinoamericana è stato tratto anche un film, nel 2004, intitolato I diari della motocicletta.





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