Quella sindrome del braccino

Contro il Cagliari beffa nel finale, ma la Champions e' possibile

    di Davide Martino

La sindrome del braccino corto ha colpito il Napoli che sembrava proiettato per un finale di campionato in crescendo. Sia ben chiaro, nulla e' compromesso, ma il rammarico di aver lasciato i due punti a casa all'ultimo secondo del match con gli isolani genera quella sensazione di disagio e di fastidio che acuisce il rammarico per una stagione che avrebbe potuto avere ben altro epilogo. Gattuso schiera la migliore formazione possibile rispolverando il Chucky Lozano, ancora lontano dalla migliore condizione e preferendo ancora una volta Hysay a Mario Rui sull'out sinistro.

La partita si mette subito in discesa con il vantaggio di Osimhen che dimostra quanto effettivamente sia mancato nella fase centrale del campionato. Il ragazzo nigeriano ha esponenziali margini di miglioramento, talmente difficili da calcolare in questa fase che nessuno può concretamente immaginare quale può essere il suo reale valore. Il Cagliari attuale e' squadra in salute e dopo l'iniziale fase di attesa ha legittimato il risultatomsfuorando il gol in almeno tre circostanze. Ma come dicevamo il Napoli attuale ha trame di gioco entusiasmanti e consapevolezza di poter sopraffare qualsiasi avversario. La seconda frazione dimostra quanto detto e solo l'imprecisione sotto porta e un direttore di gara poco capace hanno impedito di mettere il risultato al sicuro.

In questo senso un appunto doveroso e' da imputare a Gattuso che con l'ampiezza della rosa avrebbe potuto e dovuto optare per altri cambi. L'uscita di Osimhen e' un pessimo segnale e il fisiologico cambio con Mertens non premia il mister calabrese poiché il belga sembrava svogliato e totalmente fuori dal match. Il senno del poi e' sempre un pessimo giochino cui rifarsi, ma l'opzione Petagna nei minuti finali avrebbe potuto garantire una soluzione diversa e più congeniale al convulso finale di partita. Il centravanti azzurro, infatti, sarebbe servito per tenere alta la squadra che fisiologicamente ha arretrato troppo il baricentro nel finale prestandosi al pareggio di Nandez a gioco oramai scaduto. Il cammino Champions e' ancora lungo ma resta alla portata azzurra con la doverosa consapevolezza che i bonus sono finiti.

PAGELLONE AZZURRO

Meret 6,5 buoni interventi e incertezza nelle uscite

Di Lorenzo 6,5 un motorino sulla destra

Manolas 6 sovrasta gli avversari

Koulibaly 6 Perde alcuni duelli aerei contro l'ex Pavoletti

Hysay 5 Unico errore, ma fatale.

Fabian 6 accusa il caldo. Sottotono.

Demme 7 imprescindibile

Lozano 5 lontano parente

Zielinsky 6 cede alla distanza

Insigne 6,5 assist e poco altro.

Osimhen 7 una mazzata la sua uscita.

Politano 5,5 fumoso

Mertens 5 assente

Elmas e Bakayoko sv.





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