Picasso alla Certosa di San Martino

Dal 22 aprile il museo presenta il nuovo allestimento per la Sezione teatrale e una nuova sala

    di Liberato Russo

In viaggio a Napoli nella primavera del 1917, con la compagnia dei Balletti Russi in tournée, Picasso visitò spesso il Museo di San Martino insieme al coreografo Leonide Massine, a Igor Stravinskij e alla ballerina Olga Chochlova, che un anno dopo sarebbe diventata sua moglie.

Cento anni dopo la loro visita il museo presenta il nuovo allestimento per la Sezione teatrale e una nuova sala, con opere recentemente donate da Stelio e Marinetta Di Bello, interamente dedicata a Pulcinella, alla sua tradizione iconografica attraverso i secoli e alla diffusione della maschera partenopea nel costume. Picasso e gli altri artisti giunsero alla Certosa con l’intento di vedere, soprattutto, i 'Ricordi del teatro popolare', sezione creata nel 1901 e allestita all’epoca nelle antiche cucine dei monaci.

In quelle sale era esposto il modello al vero della scena del Teatro San Carlino, famosa sede della commedia napoletana fino al 1884, vera e propria scuola di teatro per intere generazioni, dai Cammarano ad Antonio Petito. Ed è proprio nelle testimonianze relative al Pulcinella petitiano che Massine e Picasso avrebbero trovato suggestioni e ispirazione per il balletto Pulcinella di Igor Stravinskij,  Massine ne era il coreografo e danzatore, Picasso lo scenografo e costumista, il grande Diaghilev impresario dell’opera.

Il nuovo allestimento è arricchito da alcune delle opere che Picasso aveva incontrato nell’antico percorso museale con i  ricordi teatrali: Pulcinella nel mondo della luna, il grande manifesto teatrale realizzato da Giuseppe Romito, i Copioni manoscritti di Antonio Petito il più famoso Pulcinella dell'800 e di Pasquale Altavilla, autore e attore che lavorò nella Compagnia accanto al padre di Petito e le fotografie degli attori della Compagnia del San Carlino.  

Di grande suggestione all’interno della sezione è la riproduzione “al vero” della scena del Teatro San Carlino, nata da un’idea dell’autore teatrale Roberto Bracco e di Salvatore Di Giacomo, esponenti di un Comitato Napoletano per l’Arte Drammatica, costituito per realizzare una mostra sul tema del teatro  destinata all’Esposizione Nazionale di Torino del 1898. Il modello del teatro fu esposto in quella sede insieme ad altri documenti teatrali raccolti dal comitato e venne premiato con “diploma d’onore”. Nel 1900, venne donato al Museo Nazionale di San Martino, per il quale Vittorio Spinazzola, direttore del museo, lo aveva richiesto. Durante la sua visita Picasso ne rimase particolarmente affascinato, tanto da acquistarne e conservarne la riproduzione su cartolina. Il nuovo allestimento è stato coordinato da Rita Pastorelli con Silvia Cocurullo e Michele Iodice, realizzato con la collaborazione di Stenlio Di Bello, Roberto Vernetti e del maestro Roberto De Simone; la redazione del progetto è di Giuseppe Natale Salviati.

 





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