Il Napoli gioca male, ma vince

Il Brescia si illude, rimonta degli azzurri e l'Europa s'avvicina

    di Davide Martino

"Non posso dire cosa ho detto all'intervallo: ci censurano!" L'anticipo del venerdì che vede il Napoli imporsi di misura al Rigamonti è tutto racchiuso nelle parole dette da Gattuso in conferenza stampa al termine della partita. Poco importa se la prestazione è stata scialba e lo spettacolo ne ha risentito. Poco importa se il Napoli ha avuto solo possesso, ma scarsa produzione offensiva. L'obiettivo doveva essere dare continuità di risultato contro una c.d. piccola del campionato. Insomma il massimo risultato con il minimo sforzo. Gli azzurri risparmiano un po' di energie fisiche e mentali nell'attesa del grande evento di martedì grasso e tornano a casa con i tre punti che li proiettano momentaneamente al sesto posto in solitaria.

Una bella iniezione di fiducia al termine di una prestazione sottotono, caratterizzata da un Brescia arroccato e capace di sfruttare la prima e unica disattenzione azzurra e un Napoli gagliardo per soli 9 minuti, quelli capaci di fare ribaltare una gara altrimenti in salita.
Mister Gattuso che nel corso della settimana ha ammonito l'ambiente già con la testa al match di Champions, parte con il collaudato 4-3-3 e alcune cambi utili a fare riposare pochi titolari per gli ottavi della massima competizione. Si rivedono Elmas come mezz'ala, Politano al posto di Callejon e un ritrovato Mertens centravanti. La scelta a dire il vero spiazza un po' la critica perché nell'ottica del turnover ci si aspettava Milik in campo al Rigamonti con Mertens titolare contro il Barcellona. I fatti del resto confermano le impressioni, poiché il Brescia dispone tutti dietro la linea del pallone con il chiaro intento di sfruttare le accelerazioni di Tonali in ripartenza, mente il Napoli costantemente con il possesso del gioco fatica a trovare il minimo spazio offensivo. La variante Milik avrebbe potuto sortire effetti migliori dei tre piccoletti che soffrono le strettissime maglie della difesa lombarda.
La partita è soporifera sia per l'imprecisione offensiva azzurra che per la poca cattiveria dei ragazzi di Gattuso. Il gol di Chancellor diventa la logica conseguenza che punisce il sufficiente atteggiamento dei giocatori del Napoli. Il Napoli è monocorde e non accelera fino al fischio per l'intervallo dell'arbitro Orsato. Qui il capolavoro di Gattuso, le cui parole sono autocensurate. 
La ripresa vede il Napoli arrembante e capace in soli 9 minuti di ribaltare il risultato. Il rigore di Insigne e la perla del ritrovato Fabian sugellano una vittoria importante che proietta la squadra a ridosso della zona Europa, ma soprattutto lo rasserena in vista della sfida delle sfide. Di Messi nel tempio di Diego.
Il resto è accademia, con Gattuso che indovina tutti i cambi e porta a casa l'auspicata vittoria.
 
PAGELLONE AZZURRO
Ospina 6 ordinaria amministrazione
Di Lorenzo 7 il secondo tempo è da incorniciare
Manolas 6,5 giganteggia
Maksimovic 6 apprensione per il pestone subito
Mario Rui 6 energico
Fabian 7 fino al gol è assente, poi giganteggia
Demme 6 stanco
Elmas 6 anche lui un po' sulle gambe
Politano 6,5 i recuperi nel finale valgono quanto un gol fatto
Mertens 6 si danna
Insigne 6,5 il capitano sempre più leader
 
Zielinski 6 ottimo cambio
Milik 6 combatte
Allan pace fatta.
Gattuso 6,5 la squadra prende forma.





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