Ecco la donna guerriera

Gli scatti di Nenne Martongelli nel calendario Tanklady 2017

    di Fabio Tempesta

Grande successo e riscontro di pubblico per la presentazione del calendario “Tanklady 2017”, svoltasi a Chiaia nei giorni scorsi allo S'Move Light Bar, uno dei Lounge Bar più cool e frequentati della città. Nenne Martongelli, noto dj e fotografo, ha presentato i suoi 12 scatti dedicati alla donna “carro armato”. Una donna capace di abbattere gli ostacoli che la società moderna erge ancora contro il sesso femminile. Una donna guerriera pronta a tutto pur di far rispettare il proprio ruolo, le proprie idee, il proprio modo di essere. Estrema, agguerrita, bellissima e sfacciata in un calendario che getta le basi di una nuova estetica della denuncia, tra comicità e crudeltà e un pizzico di satira perversa.

Tanklady vuol essere, infatti, un gesto di sfida nei confronti di una società immobile e antiquata. Ma è soprattutto un mezzo per manifestare un intento, per cambiare le carte in tavola. In una città controversa, come Napoli, ricca di fascino, madre di una cultura complessa, che nutre le prospettive di una figura border line come quella della Tanklady. 

Quelle di Nenne Martongelli sono fotografie provocatorie, lussuose come Lachapelle, intense e propositive, che intendono presentare e promuovere le contraddittorie sfaccettature del mondo moderno. Il fotografo, con i suoi scatti, elabora così delle scene ipotetiche, surreali e paradossali dell'azione di rivalsa, attraverso la figura preminente della Tanklady. Prevaricatrice dell'uomo contemporaneo, la donna “carro armato” si riappropria della forza della femminilità per combattere ed annientare i soprusi subiti nel corso dei secoli. Dunque un calendario dal forte impatto antropologico ed emotivo: attraverso le 12 fotografie, dalle tinte forti ed incisive, si esplorano ambienti diversi, dai più reietti a quelli altolocati e borghesi.

Citazioni e indagini di cronaca sono l'ispirazione per le denunce di ogni singola scena costruita da gennaio a dicembre 2017. Interpreti delle scene, personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo, accademici, attori e artisti. Basti pensare al professore Enzo Ruju che, con Isabella Manzo e Giorgia Laurenza, interpreta lo scatto sull'abbandono dei siti archeologici.

Anche dal mondo del mainstream televisivo arrivano i messaggi: John Vitale, vincitore dell'isola di Adamo ed Eva, affronta con la fotomodella Lisa Buonfanti lo scatto che si occupa dell'abbandono delle ragazze madri. Nando Soria, modello di “Uomini e Donne”, interpreta con Giulia Turco lo scatto sull'abbandono degli animali e le sue conseguenze. Federico Spaccamonti, campione di rock acrobatico, assieme alla ballerina Aigul Duisheeva, posa con passione e un assetto tragicomico nello scatto contro l'inquinamento acustico e ambientale. E infine un ringraziamento speciale all’Executive Producer Claudia Vargiu che con la sua professionalità e la sua tenacia ha reso possibile la realizzazione del sogno di Martongelli.

Supportare un tale progetto vuol dire non solo partecipare all’indignazione sociale, che dovrebbe essere parte di ognuno di noi, ma anche riappropriarsi della propria umanità. Partecipazione che non ha motivo di restare nell'ombra dell'indifferenza e della mediocrità, non adesso, non con tutto il bombardamento mediatico e con le nuove interpretazioni, analisi e agguerrite dichiarazioni contrastanti che nel quotidiano ci troviamo ad assorbire dai social network.

 

 

 

 

 





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