Cuba incontra Napoli al Mercadante

Successo per lo spettacolo Cuento de aguas para voces y orquesta

    di Teresa Mori

Lo spettacolo “Cuento de aguas para voces y orquesta” andato in scena il 18 e il 19 settembre al Teatro Mercadante è stata la puntata finale di un lungo percorso progettato e venuto fuori grazie al lunga permanenza della compagnia italiana organizzatrice dell’evento Metec Alegre a Cuba diretta da Alina Narciso. La regista napoletana è stata accompagnata in questo lungo cammino creativo dai musicisti cubani Walfrido Dominguez, Sandra Agüero Quesada e Ivan Ariel Sanchez e dal musicista napoletano Valerio Virzo.

Inserito nell’ambito del progetto “La scrittura della Differenza biennale internazionale di drammaturgia femminile VII edizione”, la messa in scena, ha coinvolto artisti, tecnici e operatori cubani e napoletani creando un vero e proprio gemellaggio fra Napoli e Santiago de Cuba.

La prima, accompagnata da applausi ed entusiasmo da stadio, ha sembrato battezzare un nuovo genere a metà strada fra il cabaret e il teatro d’autore, inscenando un particolare viaggio o un onirico naufragio. Musica, teatro, danza, ballo, lingua italiana e idioma spagnolo tutto mixato dal mood napoletano che tanto piace da noi quanto all’estero.

Attraverso un processo di osmosi musicale sono stati reinterpretati brani della tradizione cubana e napoletana, sono stati trovati nuovi arrangiamenti e nuove sonorità fino ad arrivare a comporre partiture in cui la musica tradizionale cubana ed i suoi ritmi e la musica tradizionale napoletana con le sue cadenze mescolandosi hanno dato luogo ad un concerto che evocando di volta in volta le due città e avvalendosi della partecipazione di due attrici, secondo la tradizione del Cabaret Cubano, hanno dato vita ad una nuova forma di spettacolo assai variegata per intenti e risultati. Una scenografia scarna, semplice, che fa da contraltare al voluttuosi abiti della protagonista, proiezioni abbaglianti di mare e savana imposte fra gli attori, creano una sensazione di particolare irrealtà giusta per la drammaturgia trattata. Tutti ma proprio tutti, interpreti, attori, cantanti, musicisti, assistenti, molto bravi.





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