Napoli in scena

Atmosfere di Natale al Circolo Canottieri

    di Maria Regina De Luca

Rientra nel ricco programma dei concerti della Fondazione Franco Michele Napolitano il convegno che, il primo dicembre, ha visto riuniti al Circolo Canottieri di Napoli Anna Teresa Rossini, Maria Sbeglia, Mariano Rigillo e Gianni Conte, un poker d’assi che ha anticipato brillantemente gli auguri per il prossimo Natale.

Dalla musica sacra alle canzoni, dalle poesie in lingua a quelle in napoletano, è stato tutto un susseguirsi di suggestioni che, pur provenendo da fonti diverse tra loro per epoche e forme espressive, ha svolto alla grande la funzione anticipatoria di un’atmosfera che, quasi inaspettata, ma puntuale, si va formando a un certo punto del dicembre e via via assume spessore e intensità, tanto da porre in secondo piano tutto quello che di solito occupa i nostri pensieri e le nostre attività quotidiane. Ogni anno, capita a molti e a moltissimi di  noi di decidere di saltare il Natale, di viverlo come un giorno qualsiasi, di liberarsi dall’impegno dei regali e delle cibarie, di non fare e non rispondere agli auguri perché scettici, o, più probabilmente, perché ancora provati dalle precedenti esperienze in materia. Ma per tutti c’è un giorno che, al massimo nelle terza settimana del mese, spunta come permeato da un’aria diversa, striata di colori e luci e odori inconsueti, quasi un allarme, un richiamo a un dovere, un ineluttabile appuntamento al quale è d’obbligo tenere fede: è il miracolo di Natale, che Dickens descrive nel suo "Racconto di Natale" e che ha in ognuno di noi radici profonde, penetrate nella nostra più segreta intimità divenendo parte di noi, della giovinezza e di tutto quanto ci forma malgrado noi, all’insaputa di noi, ma che s’imprime in noi indelebilmente. Tutto ciò, in un crescendo emozionale di grande respiro, ci è stato offerto al concerto celebrativo della Fondazione F.M. Napolitano. 

Gianni Conte è passato con padronanza dai canti sacri alle canzoni napoletane, dando prova, ancora una volta, di grande duttilità e maturità interpretative. Anna Teresa Rossini ha recitato con quella raffinata padronanza della scena che la caratterizza, Mariano Rigillo è passato da Di Giacomo a E.A.Mario a Viviani  da par  suo, facendo entrare in vibrazione la sala con le atmosfere dei presepi costruiti da poeti insuperabili. Una serata dove ha ancora una volta trionfato la cultura musicale e poetica di Napoli attraverso le prove d’attore e d’interpreti dei tre protagonisti alla cui voce ha dato splendidamente le ali il suono del pianoforte di Maria Sbeglia.





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