Una vita per la cultura

Con la sua ultima opera la poetessa Tina Piccolo scava nel cuore dell'uomo

    di Vincenzo Maio

Scrive Girolamo Mennella nella sua prefazione: «La scrittrice e poetessa Tina Piccolo (nella foto), con i suoi versi “scava” nel profondo del cuore umano, che è scosso dagli eventi materiali, facendo nascere, così, il bisogno di vivere accostandosi sempre più all’amore universale, sposando, contemporaneamente, a pieno titolo, anche la tesi Socratica: “L’Uomo si occupa troppo di ciò che ha e troppo poco di ciò che è…”».

L’ultima opera di Tina Piccolo, “Una vita per la cultura”, inizia con due commoventi poesie, dedicate l’una al padre e l’altra alla madre.

Il blog della provincia di Benevento “Sanniolife” ha tracciato la cronaca dei 27 anni di successi del Premio Internazionale Città di Pomigliano d’Arco, fondato nel 1993 da Tina Piccolo, premio che ha ricevuto l’adesione del Presidente della Repubblica, rinnovata anno per anno. Negli anni il premio ha richiamato nella città un numero notevole di autorevoli esponenti del mondo della politica, dell’arte, della cultura, della pittura, della letteratura, della stampa e dei mass-media, sia dall’Italia che dall’estero. Il tutto corredato da fotografie che illustrano gli eventi.

Il giornalista-presentatore Giuseppe Nappa nella sua recensione ha scritto: «Tina Piccolo, “Ambasciatrice della poesia italiana nel mondo”, è un vulcano di emozioni, sempre pronta ad emozionare tutto il pubblico che la segue da anni».

La poetessa Dora Della Corte ha evidenziato invece che «l’arte è per Tina la ragione di vita, che le dà il coraggio di accettare le prove, prove che nonostante incidano la vita, ella accetta con dedizione».

Successivamente l’opera presenta un’antologia poetica dove traspare l’immagine di un mondo che sembra surrealistico e si conclude con gli ultimi giudizi critici sull’autrice di Marzia Carocci e di Eugenio Cuniato.





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