Il Napoli di Spalletti in due anni ha raggiunto vette inimmaginabili e proprio per questo motivo è duro, finanche inspiegabile, dover ipotizzare una squadra, quella della stagione 23/24, priva del suo condottiero e artefice. Attenzione questa non vuole essere una critica alla società, bensì un monito alle parti in gioco di ravvedersi e provare a bissare, non i successi...