Diversi Amori

Iuppiter Edizioni

    di Armando Yari Siporso

I desideri, l’inquietudine, la gioia e il turbamento, la noia, il tempo veloce eppure immobile dell’adolescenza, mescolanza di consapevolezza e inconsapevolezza, ma soprattutto la scoperta di una strana parola chiamata amore. Interrogazione lieve e abissale per andare oltre le definizioni spesso convenzionali e approdare a mondi in cui è possibile essere ciò che si è. Mettere a punto la propria identità, nel periodo adolescenziale, è esercizio difficile e spesso doloroso, perché risente dell’approvazione degli altri. E la sessualità è uno dei cardini per il riconoscimento di sé. Quando l’adolescente scopre di avere un orientamento sessuale diverso dal consueto, può sentirsi emarginato, aver paura di essere rifiutato dalla società e spesso anche dalla famiglia. I recenti casi di suicidi giovanili motivati da quello che in psicologia si chiama “minority stress”, cioè stress da minoranza, hanno riaperto il dibattito sull’omofobia in Italia, una delle cause più diffuse di suicidio per gli adolescenti: un ragazzo su quattro che si uccide tra i 16 e i 25 anni lo fa per questo motivo, secondo una ricerca dell’Università di Edinburgo. E il contesto in cui avvengono vessazioni omofobiche è quasi sempre la scuola: su mille giovani tra i 14 e i 18, il 49% ha dichiarato di aver subìto forme di discriminazione proprio all'interno degli edifici scolastici. Nelle scuole, dove la carenza di fondi destinati e l'assenza di una strategia istituzionale sul tema lasciano l'onere degli interventi alla sensibilità dei singoli istituti o dei singoli insegnanti, gli obiettivi principali dei bulli sono le ragazze ed i ragazzi percepiti diversi per via del loro orientamento sessuale e dell’aspetto fisico. Secondo i dati del Gay Center, circa 20 mila persone all'anno si rivolgono al loro sportello o chiamano il numero verde per lamentare discriminazioni a scuola, in famiglia o sul posto di lavoro. Di queste, il 60% è rappresentato da giovani sotto i 26 anni, i principali obiettivi di scherno e umiliazione. Il libro pubblicato da Iuppiter Edizioni con parole e immagini vuole rivolgersi agli adolescenti, ai giovani (vecchi e nuovi), agli educatori, alla scuola, ai genitori. Un piccolo esercizio di civiltà per ricordare, anche a noi stessi, che esiste un’innegabile parità dei sentimenti.







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