Il paradosso dei molti

Le (sbagliate?) campagne acquisti di rifondazione

    di Alberto Medici

“Bastano tanti buoni giocatori a supplire la partenza di un big?” oppure “Possiamo sostituire il nostro miglior giocatore con altri due/tre di caratteristiche differenti per adattare il nostro sistema di gioco alle caratteristiche dei nuovi?”

Queste domande all’apparenza banali e senza significato, lasciano tuttavia dei solchi importanti nella gestione dello spogliatoio, del collettivo e poi dei risultati in campo.

Due esempi su tutti: Tottenham post Bale e Liverpool post Suarez.

Nell’estate del 2013 il Tottenham cede per la modica cifra di 100 milioni di euro la stella della squadra – il gallese Gareth Bale – al Real Madrid. Al suo posto sono invece comprati: Soldado, Lamela, Paulinho, Eriksen, Capuoè, Chiriches e Nacer Chadli. All’apparenza una campagna faraonica, una squadra completa in ogni reparto con tanti ottimi giocatori.

Esatto! Tanti ottimi giocatori, ma nessun campione! Bale accendeva la scintilla, trovava sempre la giocata giusta, e coi suoi colpi era capace di decidere le partite. Questo fanno i campioni, questo il motivo per cui è stato chiamato alla corte di Ancelotti. (Beh poi il ragazzo si è anche dato da fare dimostrando di meritarsi gli elogi e segnando due goal decisivi in copa del rey e in finale di champions). Il Tottenham privo della sua stella, ma anche privo di un giocatore capace di trascinare i suoi nei momenti difficili è naufragato contro ogni previsione, lasciando anzitempo l’Europa e chiudendo un’anonima premier league al 6 posto, condita dall’esonero di Villas Boas a dicembre.

Quest’estate invece il Liverpool, rivelazione dell’anno scorso, runner-up in premier league, cede, per 90 milioni questa volta, la sua stella (nonché scarpa d’oro e miglior giocatore della premier league) Luis Suarez al Barcelona. Per rimpiazzarlo vengono acquistati: Lallana, Lovren, Markovic, Balotelli, Lambert, Moreno, Emre Can e Javi Manquillo. Al netto di difensori e centrocampisti si nota come siano 4 i possibili/potenziali sostituti di “Hannibal Suarez” e nessuno dei quattro con le stesse qualità, la stessa classe e la stessa vena realizzativa. Il Liverpool, senza l’altro gioiellino Sturridge, soffre e si trova a navigare in basse acque nella premier league ed ha subito per giunta l’onta della retrocessione in europa league, dopo l’1-1 nello scontro casalingo decisivo contro il modesto Basilea.

Anche qui: tanti ottimi giocatori, ma nessuna stella! Chi è stato in grado di sostituire Suarez? Nessuno. Nessuno per il momento? Forse. O forse no.

Del “diman non v’è certezza”, ma un giocatore così, difficilmente lo vedranno a breve sulle sponde del fiume Mersey e forse forse, la lezione del Tottenham dello scorso anno, Rodgers avrebbe dovuto studiarla un po’ meglio… per non finire come il suo illustre “predecessore” Villas Boas.





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