Tutti vogliono fare tutto

Nel mondo della comunicazione pubblicitaria

    di Silvio Fabris

Si sa che in Italia ci sono 60,8 milioni di abitanti e si sente affermare spesso che gli stessi si sentono tutti commissari tecnici della nazionale di calcio, in grado di stabilire la formazione perfetta per affrontare gli avversari. Orbene, credo che stia succedendo la stessa cosa anche nel mondo della comunicazione pubblicitaria è ormai palese a tutti. Tutti possono esprimersi in questo campo, disconoscendo di fatto il ruolo di una professione e di un Albo gestito dall’Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti con sede a Milano. Nel caso specifico, affidarsi a persone non del campo o iscritti ad altri Ordini o Albi professionali (vedi architetti, geometri, giornalisti, avvocati, ingegneri etc.) per la progettazione di un marchio o per una campagna pubblicitaria è come affidarsi al primo che capita per costruire un edificio, è lo si vede cominciare dal tetto e non dalle fondamenta, Farebbe ridere la categoria degli ingegneri.

Che ci sia una confusione dei ruoli è palese. La realtà è che Napoli anche in questo settore è una provincia. Per non parlare della preparazione al recepire la comunicazione d’impresa da parte degli stessi imprenditori. Noi abbiamo il compito di informare, convincere e farsi ricordare al fine di far aumentare le vendite del prodotto o del servizio e di conseguenza far aumentare il fatturato delle nostre aziende/clienti





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