Il Napoli vede le streghe, ma poi vince

Bella partita del Benevento che si fa rimontare con i gol di Insigne e Petagna.

    di Davide Martino

Aria di derby campano. Aria di alta classifica e soprattutto aria di derby in famiglia. Gli ingredienti ci sono tutti e confezionano un piatto interessante che premia la voglia di vittoria del Napoli tecnicamente superiore al mai domo avversario. Gattuso parte con la formula offensiva e schiera nuovamente Lorenzo Insigne recuperato dal fastidio muscolare di un mese fa. L'atteggiamento iniziale della squadra però e' figlio del disastro di giovedì in coppa per cui i ragazzi oltre a essere deludenti sembrano anche molli. Ne approfitta il Benevento che alla prima vera sortita offensiva viene premiato con il gol del fratello d'arte. Malissimo nella circostanza Manolas e Koulibaly che perdono distanze e uomini.

Lo svantaggio improvviso e' propedeutico e rinsavisce gli azzurri al primo vero viatico della stagione; la sconfitta avrebbe aperto scenari di sconforto tra i sostenitori ampiamente provati dalle attuali vicende extracalcistiche. Il Napoli di questo anno e' squadra e lo dimostra subito alzando il ritmo e iniziando ad assediare la porta di Montipo'. L'assedio produce ben otto palle gol, con il vantaggio che si materializza alla metà della ripresa. In questo frangente Gattuso capisce che e' doveroso cambiare qualcosa, per non ripetere l'orrore di giovedì fatto di possesso palla stucchevole e zero verticalizzazioni. Osimhen viene allargato sulla sinistra mentre Lozano, anche nella sua farraginosa imprecisione, imperversa sulla destra dando profondità. In sostanza la squadra rinuncia al riferimento offensivo per ricercare nuovamente un gioco verticale e le imbucate centrali con gli avanti che penetrano da ogni lato della retroguardia giallorossa. La differenza poi la fanno gli uomini, tra cui gli entranti Politano e Petagna che offrono un gol tanto bello quanto importante. Si tratta di due giocatori che saranno molto utili alla causa azzurra nel corso della stagione.

Al termine della gara il Mr. partenopeo in maniera anche scaramantica ritiene che la parola scudetto non possa (ancora) essere pronunciata dall'ambiente azzurro a causa della discontinuità che la squadra dimostra da inizio stagione. Il Napoli attuale non e' costruito per vincere per il semplice presupposto che la vera novità di gioco e' balenata nella testa del coach e dell'aria tecnica solo in corso di opera e non certo a inizio mercato. Però gli ingredienti ci sono tutti per provare a sorprendere, in quanto gli azzurri vantano una rosa ampia con punte di eccellenza in tutti i ruoli. Vincere questo tipo di partite contro squadre arroccate in difesa rappresenta la vera cima da scalare, poiché negli ultimi due anni troppi sono stati i punti persi contro le cosiddette piccole. Proprio per questo motivo Gattuso e lo staff tecnico sono consapevoli che in corso di partita devono e possono correre ai ripari anche cambiando radicalmente lo scenario offensivo con la soluzione del doppio centravanti, affiancando Petagna ad Osimhen. Forse questa rappresenta la vera forza della rosa azzurra, mai così completa nei reparti come questa stagione.

Chiosa finale per gli avversari che dimostrano sul campo di potersi tranquillamente giocare la salvezza creando la novità del "fraterno" derby campano. Adesso testa all'Europa League con due ritrovate frecce nello scacchiere partenopeo.

 

PAGELLONE AZZURRO

Meret 6 sfortunato

Di Lorenzo 6 corre ma e' impreciso

Manolas 5,5 sfiora il gol, ma e' mollo sul gol preso

Koulibaly 6 a tratti dominante, altre volte irritante

Mario Rui 5,5 un po' fuori condizione

Fabian 5,5 manca di continuità 

Bakayoko 6,5 bella sorpresa 

Lozano 6 un po' apatico oggi

Mertens 5,5 irretito dalle linee avversarie

Osimhen 6 si danna li davanti. Alle volte con scarsi risultati.

Insigne 8 fuoriclasse

Petagna 7 gol importante

Politano 7 accelerazione davvero top

Demme 6 interdice

Lobotka SV

Goulham SV 





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