Ritratti napoletani: Regina Bianchi
Storia e aneddoti dell'attrice che Eduardo scelse per interpretare Filumena Marturano
di Armando De Sio
Passionale, sanguigna, diretta. Questi sono i tre aggettivi che meglio possono descrivere Regina D'Antigny, in arte Regina Bianchi, nata a Lecce il 1° gennaio del 1921. Figlia d’arte nacque nella città salentina nei camerini di un teatro dove i genitori, entrambi attori napoletani, che avevano lavorato nella compagnia di Vincenzo Scarpetta, lavoravano. Crebbe a Napoli e all'età di 16 anni venne scritturata da Raffaele Viviani prima e da Eduardo De Filippo poi. Recitò anche nella compagnia di Peppino De Filippo, fondata dopo la clamorosa separazione dei fratelli; lasciò le scene per 15 anni per farvi ritorno soltanto sul finire degli anni cinquanta (in realtà fu il suo compagno Goffredo Alessandrini, ex marito di Anna Magnani, che la costrinse ad abbandonare le scene per tutti questi anni affinché Regina badasse alle loro due figlie).
Sentiamo il suo racconto: «Fu una scelta dettata dalla necessità. Era il 1959 e io avevo bisogno di lavorare per mantenere le mie figlie. Chiamai Eduardo e gli dissi che volevo tornare in compagnia con lui. Mi rispose: "Hai perduto quattordici anni". Dissi le mie ragioni: "No Eduardo, ho cresciuto due figlie". Nell'estate abbiamo firmato il contratto e io sono partita per Napoli. Come sua consuetudine, Eduardo preparava come primo spettacolo della stagione quello che aveva chiuso la precedente, così da non dover fare troppe prove. Quell'anno si provavano "Le bugie con le gambe lunghe". Gli attori scommettevano su quale sarebbe stato lo spettacolo successivo e qualcuno tirò fuori "Filumena Marturano". Ricordo che Pietro Carloni, grandissimo attore e marito di Titina, mi stava seduto accanto. Lo guardai e gli chiesi: chi è quell'incosciente che si permette di fare Filumena? Per me era assolutamente impensabile che un'attrice diversa da Titina potesse interpretare quel ruolo. Può quindi immaginarsi la mia sorpresa nel leggere sul foglio della distribuzione dei ruoli il mio nome associato a quello della protagonista. Fui presa dal panico e corsi da Eduardo pregado di farmi fare qualcos'altro perché quel ruolo era troppo per me. Litigammo e lui iniziò a evitarmi. Durante le recite de "Le bugie con le gambe lunghe" in scena non mi guardava. Fu così che gli parlai con il cuore in mano. "Eduardo" gli dissi "io faccio Filumena. Ma se crollo poi ci pensi tu." Lui rispose così: " Se crolli, vuol dire che abbiamo perso tempo e facciamo un'altra commedia." Poi aggiunse: " Credi che se non ti ritenessi all'altezza di quel ruolo te lo avrei affidato?". La storia, poi, gli ha dato pienamente ragione. La nostra Filumena Marturano ebbe un grandissimo successo, in Italia e all’estero. In Russia raggiungemmo l’apice della gloria”».
La Bianchi prese parte a numerosi lavori cinematografici, tra cui ricordiamo Il giudizio universale (1961) di Vittorio De Sica, Le quattro giornate di Napoli (1962) di Nanni Loy, per cui vinse il Nastro d'argento e Kaos (1984) di Paolo e Vittorio Taviani (in cui interpretò la madre di Pirandello). Regina Bianchi è scomparsa il 3 aprile del 2013, a novantadue anni.