Infertilità di Stato

La legge 40 è nel mirino. Cade il divieto di fecondazione eterologa

    di Espedito Pistone

Compie dieci anni e perde l'ultimo sostegno a un'impalcatura messa a dura prova dalla severità del tempo e, soprattutto, da sentenze di Tribunali regionali, Corte di Strasburgo e Corte Costituzionale. La Legge 40 sulla fecondazione assistita non può contenere più il divieto di fecondazione eterologa. Da oggi, in linea teorica, si può chiedere ed ottenere il seme di un donatore esterno alla coppia.

Restano però in piedi altre parti molto contestate della Legge 40, come il divieto di accesso alla fecondazione assistita per le coppie fertili portatrici di patologie genetiche. In Italia, vige questo paradosso: se sei portatore sano di una malattia, saprai se tuo figlio la erediterà solo se rientri nel programma delle coppie sterili. Altrimenti, rientri nel programma della legge sull'interruzione volontaria della gravidanza. Insomma, puoi sempre ricorrere all'aborto.

Insieme al genetista Raffaele Aiello, del tema mi sono occupato nel libro “Infertilità di Stato”, scritto per Iuppiter Edizioni. Un libro di cui vado orgoglioso perché si avvale della prefazione del teologo Gennaro Matino e del filosofo Aldo Masullo, nonché della collaborazione del bioeticista Franco Bruno Castaldo.

La legge è stata scritta e approvata quando il paese era governato da Berlusconi al suo secondo mandato e il Comitato per la Bioetica era costituito per il cinquanta per cento da cattolici, alcuni dei quali molto vicini al Vaticano.

Aiello ed io non siamo mai entrati in polemica con gli schieramenti che divisero (e ancora dividono) l'opinione pubblica, mettendo da una parte quelli che desiderarono fortemente porre un freno al cosiddetto “far west dell'inseminazione”, dall'altro quanti temevano che dettami troppo stringenti finissero con l'imbrigliare il cammino della scienza.

Il dibattito è ancora aperto, tant'è che la legge ha subito numerosi e importanti modifiche di cui nel libro si dà conto con precisione cronologica. Tuttavia, la scelta di aprire il volume con le posizioni di un sacerdote e quella di un pensatore laico non è lasciata al caso. Il libro non si schiera mai ma apre spazi di riflessione e, soprattutto, cerca di informare con ampia argomentazione le coppie che si avviano sulla strada dell'inseminazione, dopo aver atteso a lungo un figlio che non è arrivato.

Lo scritto diventa vademecum e ai “futuri genitori” è prospettato il cammino che dovranno fare sotto forma di sceneggiatura (c'è un capitolo che si intitola “Il film”) durante il quale diventeranno, loro malgrado, i protagonisti assoluti. Le storie sono spaccati commoventi di vita vissuta, sono possibili e in certi casi incoraggianti esempi da seguire.

“Inferitilità di Stato” è un po' saggio un po' romanzo, un agevole manuale, ma anche una guida che mette in guardia dai santoni del figlio ad ogni costo e dai viaggi della speranza. Informa, denuncia ma, soprattutto, fa riflettere.

E' dedicato ai genitori in pectore e, soprattutto, ai figli che, vi si legge, “comunque nascano portano sulle spalle il peso del futuro”.

 

Infertilità di stato
Iuppiter edizioni
12 Euro
Il libro è disponibile presso lo store online della casa editrice cliccando qui
 





Back to Top