Equilibrio della Bilancia

Attribuita al segno l'unione tra Cadmo e Armonia

    di Rosamaria Lentini

Il Segno della Bilancia, come indica con chiarezza l’oggetto scelto a rappresentarlo, è un simbolo di equilibrio e quindi di armonia. Non è certo un caso, infatti, che nello Zodiaco sia stato posto nel periodo stagionale, l’equinozio di autunno, nel quale ore di luce e di buio si equivalgono perfettamente.

L’antichità ci ha lasciato un mito, del quale merita raccontare la storia. Dall’unione di Marte e Venere nacque Armonia, la futura moglie di Cadmo.

Cadmo!? Era un eroe fenicio che, dopo tante e mirabili prove, fondò Tebe sulla quale regnò con Armonia assegnatagli da Giove come sposa. Le nozze furono celebrate con una grande festa, gli dei scesero dall’Olimpo per parteciparvi e le Muse la resero ancora più gioiosa con il loro canto. Cadmo e Armonia regnarono anni e anni su Tebe, ebbero molti figli, fra i quali due femmine divennero famose, Ino e soprattutto Semele, la madre di Dioniso.

Con le loro nozze, secondo il racconto di Esiodo, fu ufficialmente instaurata la prassi del matrimonio e la loro storia costituì un esempio per il genere umano a significare proprio ciò che nel nome di lei è racchiuso. L’armonia, infatti, è l’elemento che riunisce, il simbolo della conciliazione degli opposti, di Marte e di Venere appunto, dalla cui unione e collaborazione nasce quel modo schietto ed affettivo che dà il coraggio di entrare in relazione con l’altro.

Già questi elementi basterebbero a rendere lecita l’attribuzione dell’unione di Cadmo ed Armonia alla Bilancia, ma nel mito c’è dell’altro ed è su questo «altro» che mi voglio soffermare.

“Cadmo - così scrive Roberto Calasso - aveva portato alla Grecia doni provvisti di mente, vocali e consonanti aggiogate in segni minuscoli, modello inciso di un segno che non tace: l’alfabeto. Con l’alfabeto i Greci si sarebbero educati a vivere gli dei nel silenzio della mente, non più nella presenza viva e normale, come ancora a lui era toccato… Tutto sarebbe scomparso, Tebe si sarebbe potuta ridurre ad un cumulo di macerie… Ma, nessuno oramai avrebbe potuto cancellare quelle piccole lettere, quelle zampe di mosca che Cadmo il fenicio aveva sparpagliato sulla terra greca…”

L’ordine che può dare la parola, soprattutto quella che scriviamo, è un grande dono che ci conduce verso l’armonia interiore ed esteriore.





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