McFly volava sull’oggetto del presente

In Ritorno al Futuro, il protagonista fluttuava sul volopattino

    di Lidia Girardi

Tutto cominciò con “Ritorno al Futuro” di Robert Zemeckis, uscito nel 1985, in cui McFly alla ricerca del tempo perduto si spostava su un hoverboard, ovvero un volopattino dai colori sgargianti che gli permetteva di fluttuare nello spazio. Zemeckis rivelò in un’intervista che l’hoverboard esisteva davvero e non era frutto della sua fantasia o di quella di Doc, l’inventore bislacco del lungometraggio, poiché si trattava di un prodotto della Mattel.

 

Apriti cielo: i centralini dell’azienda subirono un assalto da parte di tutti i fan del film desiderosi di procurarsi l’oggetto innovativo. Soltanto in seguito il regista rivelò che si trattava di una bufala: il volopattino di McFly era un’invenzione cinematografica.

 

Ma quell’intuizione servì a qualcosa. A partire da quest’anno, infatti, alcune aziende cinesi hanno costruito un mezzo molto simile a quello futuristico utilizzato nel colossal americano e, un anno dopo molte celebrità, come ad esempio Justin Bieber e Mike Tyson, si fecero immortalare mentre “fluttuavano” come l’eroe di “Ritorno al Futuro” sui primi modelli di hoverboard.

 

L’idea originaria di cambiare modo di spostarsi e di divertirsi in movimento entrò nel cuore e nella mente delle nuove generazioni che al tradizionale skate iniziarono a preferire l’avanguardistico “elettro-skate”.

 

Una moda, è proprio il caso di dire, che sta prendendo piede e sembra non esaurirsi per ora.





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