Napoli, lo scudetto inaspettato

I meriti di Conte, la tenacia della squadra. E ora bisogna tornare grandi in Europa

    di Ludovica De Sio

Ad inizio stagione, chi avrebbe scommesso sugli azzurri come campioni d’Italia? Nessuno! Tutti credevano che lo scudetto per i napoletani sarebbe arrivato dopo altri 33 anni, anche perché l’annata precedente aveva lasciato l’amaro in bocca ai partenopei, responsabili di aver chiuso il campionato al decimo posto. Era difficile immaginare una scalata così grande e, invece, con l’arrivo di Conte, gli azzurri si sono armati di corda e picchetti ed hanno cominciato la scalata. Certo, non è iniziata nel migliore dei modi con la sconfitta al Bentegodi e la paura di una nuova stagione trascorsa nei posti più bassi della classifica. Il Napoli, però si è rialzato subito continuando ad alti livelli, trovando il giusto modulo di gioco e degli interpreti valorosi. Le difficoltà non sono mancate: gli infortuni, l’addio di Kvaratskelia e il timido mercato di gennaio. Tutto questo diminuiva le speranze dei napoletani, ma la lotta con l’Inter è stata intensa, tanto è che entrambe le squadre speravano in un passo falso dell’altra per avvicinarsi alla vetta. Gli uomini di Conte, però, hanno dimostrato una solidità difensiva, e un gioco meno spettacolare ma incisivo; tutto questo, insieme ai nuovi acquisti, ha portato alla conquista della vetta per ben 21 giornate fino al raggiungimento dello scudetto. Tra i migliori del club non si può non menzionare: lo scozzese Mctominay. Proprio come il patriota e condottiero, William Wallace, ha condotto la squadra alla vittoria, guidandola nei momenti più difficili. Un ricordo su tutti: l’ultimo goal in mezza rovesciata che ha fatto urlare di gioia tutto il popolo napoletano. È importante soffermarsi anche sull’attaccante belga Lukaku; anche se i giornalisti avevano ribadito che non era più incisivo come ai tempi dell’Inter, ha dimostrato di essere il punto di riferimento della squadra con il suo gioco spalle alla porta e gli assist ai compagni. Una menzione d’onore va a tutta la panchina che ha risposto presente ogni qual volta i titolarissimi si infortunavano. Un campionato al cardiopalma, caratterizzato da un testa a testa tra Napoli e Inter, dove anche il più piccolo errore si è rivelato costoso. La squadra di Milano ha pagato le conseguenze di questa tensione: il 23 maggio 2025, nonostante la vittoria in casa del Como, non è riuscita a conquistare il tanto ambito scudetto, anche perché i ragazzi di Conte hanno preso il comando della partita segnando il primo goal e continuando la festa con il secondo, alzando così dopo solo due anni la coppa della serie A. Il Napoli campione d’Italia è la testimonianza di come con impegno, determinazione e passione, si possano superare le avversità e raggiungere grandi traguardi. Questa vittoria resterà impressa nella memoria di tutti, come un simbolo di rinascita e di orgoglio per una città che ama la propria squadra e che ora può festeggiare il meritato successo.





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