Marketing in poche parole

Decidiamoci a semplificarlo

    di Silvio Fabris

Molti si servono di espressioni incomprensibili ai più, nella segreta speranza di non essere capiti. Sarebbe il caso di semplificarlo questo marketing, traducendolo con parole alla portata di tutti. Sennò capiterà che se i nostri clienti non avranno le idee chiare in proposito ci ostacoleranno contro il loro stesso interesse. Se si accetta di tradurre tale termine con quello di commercializzare aggiungeremo che arte del commercializzare è quanto deve essere inteso per marketing. Arte e scienza insieme, utilizzando gli strumenti della statistica (ma anche della psicologia) per ottenere risultati razionalmente controllabili. Mi scuseranno coloro che avendo familiarità quotidiana col marketing troveranno probabilmente troppo sommato quanto sto scrivendo. Il marketing altro non è che l’arte e insieme la tecnica che dal pubblico risale al prodotto per poi tornare dal prodotto al pubblico per sodisfare la sua richiesta. Lungo questo percorso saranno sistemati i segni di richiamo e di allettamento (tecniche di comunicazione) e di accesso (tecniche di vendita) per facilitare l’uscita dei prodotti dai magazzini. Spesso dai desideri del pubblico nasce il prodotto, andando a coprire un’esigenza e aprendo un nuovo mercato. Questa tecnica fu introdotta in Italia nei primi anni ’50, assicurando una solida fortuna ad imprese che molte volte sono partite quasi dal nulla. Aggiungo solo che tali tecniche dovranno suggerire quali argomenti usare, attraverso quali canali, per raggiungere il consumatore finale. Tutta questa ha in se valore se darà risultati verificabili nelle vendite, altrimenti dovrà essere considerata uno sforzo fallito





Back to Top